
L’Agenzia delle Entrate spiega chi può usufruire del credito d’imposta per spese anti-COVID.
Il Decreto Rilancio dello scorso 19 maggio ha previsto la possibilità, con gli articoli 120 e 125, di beneficiare di un credito d’imposta per le spese sostenute per le seguenti attività:
- adeguamento degli ambienti di lavoro tramite interventi per il rispetto delle prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la propagazione di SARS-CoV-2;
- sanificazione e acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) e altri dispositivi per la tutela della salute dei lavoratori.
A chi spetta il credito d’imposta?
A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate che ha reso disponibili i modelli per la comunicazione delle spese e le istruzioni per la compilazione della stessa.
Per quanto riguarda la prima tipologia di credito, quella relativa all’adeguamento dei luoghi di lavoro, l’Agenzia precisa che possono beneficiarne i «soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, […], le associazioni, le fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore». Tra questi ci sono quindi i titolari di attività aperte al pubblico, come bar, ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari, teatri e cinema. L’elenco completo delle attività ammissibili è riportato nella circolare n. 20/E dell’Agenzia delle Entrate.
Il credito per spese e investimenti in sanificazione e acquisto di dispositivi di protezione spetta «ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti».
Quali spese rientrano nel credito di imposta?
Tra gli interventi edilizi e gli investimenti per l’adeguamento dei luoghi di lavoro ci sono:
- rifacimento di spogliatoi e mense;
- realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni;
- acquisto di arredi di sicurezza;
- sviluppo o acquisto di strumenti e tecnologie;
- acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura.
Tra le spese per le operazioni di sanificazione troviamo:
- sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati;
- acquisto di DPI (mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari);
- acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
- termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti;
- dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi.
Ulteriori dettagli su modalità, entità e termini di richiesta del credito sono riportati nel sito dell’Agenzia delle Entrate.
Fonti:
Agenzia delle Entrate:
- Comunicato stampa: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/cs-del-10-luglio-2020
- Provvedimento: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/provvedimento-del-10-luglio-2020
- Circolare n.20/E: https://bit.ly/2ZowHxc