
Nel Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 17 maggio 2020 sono state confermate le misure da adottare nei cantieri per arginare la diffusione del nuovo coronavirus.
- Informazione
Il datore di lavoro è tenuto a informare chiunque faccia ingresso nel cantiere delle disposizioni dell’autorità, anche con l’ausilio di cartelli che segnalino le modalità di comportamento.
I lavoratori non potranno accedere al cantiere se la loro temperatura corporea risulterà maggiore di 37,5° (misurata all’ingresso del cantiere nel rispetto della privacy) e/o in presenza di sintomi da infezione respiratoria.
I dipendenti devono comunicare prima dell’accesso in cantiere eventuali sintomi influenzali, il contatto con persone a rischio negli ultimi 14 giorni o uno spostamento da zone considerate a rischio.
- Fornitori esterni
Per l’ingresso dei fornitori devono essere creati percorsi di ingresso, transito e uscita specifici, che riducano il contatto con i lavoratori presenti nelle strutture. Devono inoltre essere installati o individuati servizi igienici dedicati e separati da quelli del personale interno.
- Pulizia e sanificazione del quartiere
Il datore di lavoro deve assicurare la pulizia periodica di ogni spazio del cantiere compresi i mezzi d’opera e le cabine di guida, con particolare attenzione per i servizi igienici e le zone comuni quali spogliatoi e mense.
È responsabilità del datore di lavoro o dell’incaricato verificare la corretta sanificazione degli ambienti e dei mezzi prima e dopo il loro utilizzo.
Gli operatori che svolgono la sanificazione devono essere obbligatoriamente dotati dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e gli indumenti necessari a evitare il contagio durante le operazioni.
Nell’eventualità in cui un dipendente risultasse positivo a COVID-19, si dovrà procedere alla sanificazione e ventilazione degli spazi.
- Precauzioni igieniche personali
Ogni persona in transito nel cantiere deve praticare una corretta e frequente igiene delle mani, tramite l’uso di mezzi detergenti idonei messi a disposizione dal datore di lavoro.
- Dispositivi di protezione individuale
Le mascherine devono essere utilizzate secondo quanto previsto dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai loro aggiornamenti.
Qualora non si possa rispettare la distanza interpersonale e non sia possibile l’acquisto dei DPI necessari per lavorare per scarsità degli stessi, si dovrà ricorrere alla Cassa Integrazione Ordinaria per il tempo necessario al reperimento dei DPI.
- Gestione degli spazi comuni
Gli spazi comuni devono essere utilizzati in modo limitato per evitare contatti tra i lavoratori. Quando non si può fare a meno del loro utilizzo, l’ingresso dovrà essere contingentato, gli spazi sanificati periodicamente e ben ventilati. È importante che la sanificazione includa tastiere o schermi, compresi quelli dei distributori automatici.
È necessario mantenere in ogni momento la distanza interpersonale minima di 1 metro.
- Riorganizzazione del cantiere
In linea generale si deve favorire il lavoro agile al lavoro in presenza.
Le turnazioni e il cronoprogramma possono essere modificati per evitare assembramenti nelle aree del cantiere, così come possono essere riorganizzati gli spazi per garantire maggiore sicurezza.
- Persona sintomatica in cantiere
Nel caso qualcuno inizi a presentare sintomi di infezione respiratoria (tosse, febbre sopra i 37,5°) dovrà prontamente comunicarlo al responsabile del cantiere che procederà a isolare il lavoratore e ad avvertire le autorità sanitarie competenti, tramite i numeri forniti dalle Regioni e dal Ministero della Salute.
Se dovesse risultare positivo al nuovo coronavirus, sarà interesse del datore di lavoro o del responsabile collaborare con le autorità sanitarie per applicare le misure necessarie alla riduzione dei contagi anche tra il personale che è stato a contatto con il lavoratore positivo.
Fonte:
- Allegato 13 – DPCM 17 maggio 2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg